sabato 28 giugno 2008

il legno parlante

c'era una volta un pezzo di legno, non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catastadi quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuocoe per riscaldare le stanze.
Un giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio falegnamedi nome mastr'antonio, ma tutti lo chiamavano mastro ciliegia per via della punta del suo naso.. sempre lustra e paonazza come una ciliegia matura.
appena mastro ciliegia vide quel pezzo di legno si rallegrò tutto e dandosi una fregatina alle mani borbotto:"questo legno è capitato a tempo, voglio servirmene per fare una gamba al tavolino".
Così prese l'ascia arrotata per cominciare a levargli la scorza, ma quando fu lì per lasciare andare la prima asciata, rimase col braccio sospeso in aria perchè sentì una vocina che disse raccomandandosi:"non picchiar tanto forte!"
mastro ciliegia girò gli occhi intorno alla stanza per vedere da dove veniva quella vocina e non vide nessuno!
guardò sotto il banco, dentro un armadio,nel mucchio di trucioli di segatura.. niente!
si mise a ridere e pensò di essersela immaginata la vocina..e così decise di riprendere a lavorare e ripresa l'ascia in mano tirò giù un solennissimo colpo sul pezzo di legno.
"ohi!m'hai fatto male!" gridò la solita vocina rammaricandosi.
questa volta mastro ciliegia rimase di stucco, con gli occhi fuori dal capo per la paura, con la bocca spalancata e la lingua di fuori a ciondoloni fino al mento.
mastro ciliegia pensò che qualcuno si fosse nascosto in quel pezzo di legno e così lo afferrò con due mani e iniziò a sbatacchiarlo contro i muri, ma non sentì nulla e decise di proseguire il lavoro.
prese in mano la pialla per pulire il pezzo di legno finchè non udì ancora quella voce e dallo spavento cadde per terra, ma priprio in quel momento bussò alla porta geppetto, disse che voleva fabbricarsi un burattino e così mastro ciliegia gli regalò il pezzetto di legno.


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